Il nostro arcivescovo, mons. Giovan Battista Pichierri, dopo aver consultato il Cosiglio episcopale, il consiglio presbiterale e il clero zonale di Barletta, il 29 maggio 2001, ha proposto a don Francesco l’incarico di parroco della nuova parrocchia che aveva intenzione di istituire nella nuova zona 167. A conclusione dell’anno giubilare il nostro presule ha voluto intitolare la nuova parrocchia alla SS. Trinità. In questo modo la nostra comunità parrocchiale non solo avrà, come tutte le chiese del mondo, la dedicazione alla Trinità, ma anche il titolo parrocchiale che, solitamente è in onore della Vergine o dei santi, è in onore di Dio. Nella storia di Barletta già esisteva una chiesa gotica intitolata alla SS. Trinità, di cui oggi sono reperibili solo i ruderi su via Manfredi. Questo ci onora di un importante legame con la storia della nostra città.
L’attuale parrocchia SS. Trinità sorge dall’espansione di tre territori parrocchiali preesistenti: S. Giovanni apostolo, S. Maria degli Angeli e SS. Crocifisso. Attualmente la parrocchia è ubicata in locali a piano terra di via Palmitessa Esterno, Vano Chiesa, Oratorio, proprietà delle monache Benedettine celestine del Monastero S. Ruggiero, alle quali va la nostra gratitudine per la generosità e l’attenzione che tuttora manifestano, permettendoci l’uso gratuito dei locali.
Bolla di erezione canonica della parrocchia e nomina del primo parroco in data 02 Giugno 2001 Prot. N. 303/1
10 giugno 2001: Per l’occasione della pubblica lettura della bolla episcopale, in data 10 giugno, solennità liturgica della SS. Trinità, sono stati affissi per tutta la città e nelle parrocchie di Barletta alcuni manifesti, atti a pubblicizzare l’evento. Se ne conservano copie nell’archivio parrocchiale. La bolla è stata letta durante la celebrazione eucaristica delle ore 19,00 nella parrocchia di S. Giacomo Maggiore, dove don Francesco è stato vicario parrocchiale fino alla nuova nomina.
Nel mese di giugno sono iniziati i lavori di accomodamento dei locali secondo le disposizioni di don Francesco. Per l’occasione diverse parrocchie hanno contribuito ad arredare la nascente chiesa. Tra tutte merita particolare menzione la comunità di S. Lucia che nel suo parroco, don Ignazio Leone, ha donato alla SS. Trinità l’altare, il tabernacolo e l’ambone in onice. Inoltre, insieme ad altri doni, è stato regalato un crocifisso in cartapesta settecentesco fatto restaurare da don Francesco ed affisso sopra il battistero con rito di benedizione il 14 settembre 2001. la celebrazione è stata presieduta da don Ignazio Leone: è stata questa l’occasione per ringraziare ufficialmente dei tanti doni la comunità di S. Lucia alla quale dobbiamo sentirci legati da un senso di profonda gratitudine.

Domenica 12 Agosto, al termine dei lavori di ristrutturazione, per accordi presi tra l’arcivescovo e don Francesco, hanno avuto inizio le celebrazioni eucaristiche domenicali nella nuova parrocchia. Alle ore 19,30 è stata celebrata la prima s. Messa.
Il giorno 7 settembre, quinto anniversario di messa di don Francesco, c’è stata la presa di possesso canonica alla presenza dell’arcivescovo e durante la concelebrazione eucaristica. Erano presenti diversi sacerdoti: foto:
Mons, Giovan Battista Pichierri, arcivescovo;
Mons. Savino Giannotti, vicario generale dell’arcidiocesi;
don Francesco Piazzolla, primo parroco;
don Domenico Pitta, amministratore parrocchiale della chiesa di s. Nicola in Paterno (Pz);
don Giuseppe Laterza, vicario parrocchiale presso la chiesa matrice di Rutigliano;
don Giuseppe Tupputi, parroco di S. Agostino in Bisceglie;
don Natale Fanelli, padre spirituale preso il seminario vescovile di Conversano-Monopoli;
don Patrizio Missere, padre spirituale presso il seminario vescovile di Oria (Br).
don Sabino Lattanzio, parroco di S. Giacomo;
padre Sabino, superiore provinciale dei Giuseppini del Marello;
Presenziavano alla celebrazione don Luigi Filannino, parroco del SS. Crocifisso e don Domenico Minervini, parroco di S. Maria degli Angeli.
06 Dicembre 2002: è stato iscritto al N.11 del registro delle persone giuridiche l’ente denominato “Parrocchia S. Trinità”
(Data)progetto dell’erigendo plesso parrocchiale: Il parroco don Francesco PIAZZOLLA con la commissione di arte sacra dell’arcidiocesi, hanno affidato il progetto del nuovo plesso parrocchiale all’architetto Paolo MARCIANI, legato al “Centro Aletti” di Roma, Ass. Culturale e Spirituale guidata da padre Marco RUPNKIK e dal compianto cardinal SPIDLIK
Il 20 Ottobre 2004 con delib. N.63 del consiglio comunale di Barletta si concedeva in favore della Curia Arcivescovile un area di 8.920 mq per la costruzione della nuova parrocchia SS. Trinità.
Il 25 Settembre 2010 sua eccellenza Mons. Giovanni Battista Picchierri celebrava la santa Messa e benediceva l’area della erigenda parrocchia e l’inizio del cantiere di lavoro. Attualmente i lavori stanno interessando il quadriportico antistante l’edificio Chiesa, dove saranno ubicate le aule di catechismo.
[LE NOSTRE DEVOZIONI]
GESU’ CRISTO
Crocifisso in cartapesta (sec. XVIII) Il 14 settembre 2001, durante una solenne celebrazione eucaristica, nella festa dell’esaltazione della Croce, don Ignazio Leone, parroco del Santuario s. Lucia in Barletta, donava alla nostra comunità parrocchiale uno splendido crocifisso in cartapesta, attualmente collocato sul fonte battesimale.
Icona dell’akeropita (non dipinto da mano di uomo),opera della sig.ra Carmela Dibitonto, (copia del Mandylion di Edessa XIII sec. 01 Dicembre 2003 oli su legno 60×80) richiama il volto del Cristo sofferente la cui icona, secondo un’antica tradizione, s’impresse durante la passione sul lino col quale Veronica asciugò il viso di Gesù. Il racconto vuole che miracolosamente, non dipinto da mani di uomo, il volto di Gesù s’impresse su quel lino. Molti studiosi collegano questa immagine alla Sindone che, in antico, non veniva aperta completamente, ma esposta alla pubblica venerazione solo nella parte del viso. A quest’antica tradizione s’ispirò l’iconografia orientale e nell’antica liturgia papale, il giorno di Pasqua, il pontefice apriva la teca che conteneva il volto dell’akeropita a ricordare che il Signore crocifisso è anche risorto. Sulla scia di questa tradizione anche noi, nella notte di Pasqua, apriamo teca contenente l’icona del Cristo e celebriamo la sua risurrezione.
BEATA VERGINE MARIA
Beata Vergine Maria Incoronata (sec. XVI) La Vergine Maria è venerata nella nostra comunità parrocchiale con il titolo di “incoronata regina”. Possediamo un’effigie su tela dono della prepositura curata di s. Giacomo maggiore in Barletta. L’atto di donazione è stato firmato da entrambi i parroci e conservato nell’archivio parrocchiale. La tela precedentemente era conservata presso la chiesa di s. Agostino dove i padri agostiniani furono i promotori del culto in onore dell’Incoronata. Nell’800 la tela fu venduta e riacquistata dalla parrocchia di s. Giacomo.
Vergine Immacolata, Nel triduo in onore dell’Assunta, nella novena dell’Immacolata e nelle rispettive feste preparate da questi momenti si espone alla venerazione la statua lignea della Vergine Immacolata, un’opera Ortisei della seconda metà del XX sec., precedentemente venerata nella Curia arcivescovile di Barletta.
Santa cassa: opera della sig.ra Carmela Dibitonto, la santa cassa è uno splendido contenitore dipinto con scene raffiguranti la vita della beata vergine Maria. Viene solennemente portato in processione la sera del 7 settembre durante la liturgia della santa cassa. Ispirati a una tradizione orientale il cofanetto contiene i segni della presenza di Maria: il suo manto e la sua corona.
I SANTI
San Giuseppe: statua in gesso (sec. XX), venerata nel seminario diocesano e poi presso l’Istituto Superiore di Scienze Religiose in Trani, donato alla nostra parrocchia da mons. Domenico Marrone nell’anno 2002.
San Ruggiero, vescovo, la tela su olio, opera della sig.ra Carmela Dibitonto, (anno 2003, olio su tela 80×120), è il segno della nostra devozione al santo protettore di Barletta e dell’intera arcidiocesi. Gli elementi iconografici richiamano il santo vescovo di Canne che reca in mano il libro dei Vangeli e sulla cui testa si trova un’aquila: secondo la leggenda, infatti, il nostro santo patrono, mentre si recava pellegrino sul Gargano, s’imbatté in un terribile sole e il Signore, a protezione dalla calura, mandò un’aquila che, spiegando le ali, lo protesse dall’arsura. Sullo sfondo s’intravede la colonna che attualmente sorge sull’altura della città della di Canne, a memoria degli eventi storici che là si compirono durante la seconda guerra punica. In onore del s. Ruggiero possediamo anche un prezioso reliquiario (XIX sec.) contenente un osso del cranio del nostro santo patrono.

 

Stradario  Parrocchia  SS.  TRINITA’

 

 

LARGO PICASSO P.
VIA BOCCACCIO G.
VIA CIOCE sen. D.
VIA DIBARI padre R.
VIA FILOGRASSO M
VIA FOSCOLO U.
VIA LATTANZIO V.
VIA PALMITESSA G.
VIA PARALLELA VIA L. ROMANELLI
VIA PARALLELA VIA P.RICCI
VIA PARALLELLA VIA V.LATTANZIO
VIA PASCOLI G.
VIA QUASIMODO S.
VIA RICCI P.
VIA RICCI P.
VIA RICCI P.
VIA ROMANELLI L.
VIALE DANTE ALIGHIERI
VIALE DANTE ALIGHIERI
VIALE DELLE BELLE ARTI
VICINALE CROCEVIA BONELLI

 

[EVENTI]