“Tendi la tua mano al povero” è il titolo scelto da Papa Francesco per la IV Giornata Mondiale dei Poveri. Fortemente voluta dal Romano Pontefice, questa giornata si pone l’obiettivo di far guardare e far ritornare tutta la Chiesa sul tema della povertà, sulla comprensione della povertà, sul riconoscimento delle antiche come delle nuove povertà. L’intento, infatti, come racconta anche il papa nel messaggio per la Giornata 2020 è proprio quello di sensibilizzare la Chiesa tutta e ogni singola comunità parrocchiale, associazione e movimento a non rimanere indifferenti dinanzi ai poveri, in quanto è proprio in essi che Gesù si fa “nostro quotidiano compagno di strada”. Si tratta, dunque, di tendere la mano al povero, riferimento a Sir 7,32. In un momento di grandi difficoltà, in cui lo stesso autore del libro si trova, ecco che la sapienza diviene il filo rosso che unisce la speranza in Dio e l’aiuto concreto a coloro che sono in difficoltà. E se questo era vero all’epoca dell’autore del Siracide è ancora più vero in questi giorni in cui ci troviamo ad affrontare una pandemia che sembra non lasciarci tregua. Dinanzi alle prospettive di un nuovo lockdown, a probabili date per l’uscita del vaccino, all’incertezza di poter contrarre in ogni momento il virus, come anche alle ripercussioni economiche, sociali e psicologiche degli effetti della pandemia, la comunità cristiana non può rimanere indifferente o chiusa nelle rassicuranti retrovie di chi sembra non abbia nulla da perdere. Ecco, allora, come il tendere la mano, riecheggiato da papa Francesco, suona in tutta la sua forza e stringente attualità. Scrive il papa:

Tendere la mano è un segno: un segno che richiama immediatamente alla prossimità, alla solidarietà, all’amore. In questi mesi, nei quali il mondo intero è stato come sopraffatto da un virus che ha portato dolore e morte, sconforto e smarrimento, quante mani tese abbiamo potuto vedere! La mano tesa del medico che si preoccupa di ogni paziente cercando di trovare il rimedio giusto. La mano tesa dell’infermiera e dell’infermiere che, ben oltre i loro orari di lavoro, rimangono ad accudire i malati. La mano tesa di chi lavora nell’amministrazione e procura i mezzi per salvare quante più vite possibile. La mano tesa del farmacista esposto a tante richieste in un rischioso contatto con la gente. La mano tesa del sacerdote che benedice con lo strazio nel cuore. La mano tesa del volontario che soccorre chi vive per strada e quanti, pur avendo un tetto, non hanno da mangiare. La mano tesa di uomini e donne che lavorano per offrire servizi essenziali e sicurezza. E altre mani tese potremmo ancora descrivere fino a comporre una litania di opere di bene. Tutte queste mani hanno sfidato il contagio e la paura pur di dare sostegno e consolazione.[1]

Il segno che vogliamo dare oggi, come comunità parrocchiale è proprio quello di una mano tesa al quartiere. Un quartiere giovane, un quartiere che ha tante possibilità, come anche vede affacciarsi il dramma di tante nuove povertà: solitudini, famiglie separate, crisi economica improvvisa, difficoltà di comunicazione fra genitori e figli, spaccio di sostanze stupefacenti, alcolismo, ludopatia e gioco d’azzardo, usura, violenza domestica, bullismo. Tutte nuove povertà non solo materiali ma che intaccano le nostre relazioni, che sfaldano il nostro tessuto relazionale e degradano la nostra stessa umanità. La comunità parrocchiale, allora, desidera tendere la mano creando un Caritas Infopoint, un centro di ascolto delle problematiche che garantisca l’anonimato e, al tempo stesso, un osservatorio sulla realtà locale, sia della città sia del quartiere.

Per qualsiasi informazioni, come anche per ogni richiesta di aiuto e di sostegno potete mandare un messaggio sulla pagina Facebook “Parrocchia Santissima Trinità Barletta” oppure rivolgervi direttamente in parrocchia. Il Caritas Infopoint lavora a stretto contatto con il Centro Caritas Cittadino, già in contatto e in rete con i Servizi Sociali del Comune e con le associazioni che si occupano delle varie problematiche. Non siamo soli, ma tendiamo una mano.



[1] Papa Francesco, Messaggio per la IV Giornata Mondiale dei Poveri. Domenica XXXIII del Tempo Ordinario, 13 giugno 2020, 6.